Scoprire l’Abruzzo nelle prossime vacanze…
Siamo a Giugno e la voglia di vacanze estive inizia a farsi sentire… in tanti prenotano all’estero senza prima conoscere posti in Italia che sono meravigliosi; ed è per questo che oggi vorrei farvi conoscere dei luoghi magici del nostro Abruzzo che forse non eravate a conoscenza.
Tra mare, montagne, gastronomia, vini, storia, grotte, borghi, laghi, fiume e castelli (giusto per nominare qualcosa), l’Abruzzo ha un potenziale turistico non da poco, con luoghi immersi nella natura che lasciano senza fiato.
Costa dei Trabocchi in Abruzzo!
Iniziando da un bagno nel mare Adriatico, possiamo ammirare le stupende spiagge del Teramano come Villa Rosa, Tortoreto, Alba Adriatica, Roseto degli Abruzzi e Pineto, per poi passare da Montesilvano e Pescara, per finire in splendide località del Chietino come lo sono Francavilla al Mare, Ortona, San Vito Chietino, Fossacesia, Vasto e San Salvo.
Una Costa fantastica di ben 150 km di spiagge incantevoli, dove possiamo ammirare la bellissima Costa dei Trabocchi in uno dei percorsi ciclo-pedonali più belli d’Europa.
Se vuoi approffondire il discorso dei trabocchi… segui questo LINK
Le montagne d’Abruzzo
Se invece la vostra idea di vacanza si avvicina di più all’avventura, possiamo avere un contatto diretto con la natura, sommersi tra le braccia delle bellissime montagne e monti abruzzesi:
- Gran Sasso (Corno Grande 2914 m)
- Majella (monte Amaro (2795 m)
- Monte Velino (2487 m)
- Monte Gorzano (2455 m)
- Monte Sirente (2349 m)
- Monte Greco (2285 m)
- Monte Petroso (2247 m)
- Monte Viglio(2156 m)
Secondo l’Huffington Post e la CNN statunitense, l’Abruzzo è quinta tra le dodici migliori regioni al mondo per la qualità della vita. Vanta il titolo di “Regione verde d’Europa“, grazie alla presenza dei tre parchi nazionali (il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco nazionale della Majella e il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga), del Parco naturale regionale Sirente-Velino, dell’Area marina protetta Torre del Cerrano e delle trentotto aree protette che rappresentano più del 35% della sua superficie totale. Inoltre, nelle aree protette abruzzesi è custodito oltre il 75% delle specie animali e vegetali d’Europa.
Un Viaggio tra i Castelli d’Abruzzo
Fortezze, manieri, torri, borghi fortificati; solitarie sentinelle sulle vette delle montagne e guardiani del mare contro i pirati turchi mussulmani, vedette a veglia delle valli e difensori di abbazie fortificate.
Un viaggio fantastico, tra torri e castelli, che il turista colto in cerca di emozioni non puoi e non devi assolutamente perdere nella tua visita in Abruzzo.
Le innumerevoli attrattive paesaggistiche presenti in Abruzzo, sin dai tempi preistorici, sono stati la meta definitiva di molte persone che qui hanno fissato la propria dimora, desiderosi soltanto di godere di montagne elevate, ruscelli e sorgenti, campi produttivi, piane, specchi d’acqua e vallate protette.
Dopo essersi succedute le dominazioni degli italici e dei romani, attraverso i periodi medievali e rinascimentali nacquero borghi e paesini padroneggiati dagli imponenti castelli.
Castelli sulla costa
Le torri lungo la costa, come Martinsicuro, Giulianova e Cerrano, presso Pineto, avevano il dovere di controllare l’avvicinarsi dei pirati islamici di origine turca conosciuti col nome saraceni.
B&B Villa Lucia – Tortoreto (TE)
Castelli in Collina
Più internamente, sulle colline che dalle zone costiere si collegano in direzione delle zone montane, si trovano moltissimi borghi, alcuni dei ben protetti da fortificazioni o attrezzati come veri e propri fortini: molti di essi permangono ancora oggi in buono stato.
I castelli dei paesini di:
- Monteodorisio
- Crecchio
- Palmoli
- Roccascalegna
sono stati restaurati e ben ricostruiti, invece ad Archi si trovano ormai solo dei resti
Il castello di Roccascalegna è una struttura difensiva situata nel comune di Roccascalegna, in provincia di Chieti. Posto sulla cima di una sporgenza rocciosa, in posizione dominante sull’abitato, ha fondazione molto antica e subì numerose aggiunte fra il Cinquecento e il Seicento. Dopo i restauri compiuti negli ultimi anni del Novecento, il castello è di nuovo visitabile.
Fu costruito verso l’XI-XII secolo quando fu ampliata una semplice torretta da guardia di origine longobarda. La prima menzione del castello risale al 1525 quando si narra di restauri del castello stesso.
Nel XVI secolo le mura risultano riedificate più alte delle precedenti ma senza merlature. Durante la signoria degli Annecchino vennero rafforzate le torri esistenti e ne venne aggiunta una di forma circolare. Tuttavia gli interventi maggiori vennero realizzati durante la baronia dei Carafa, baronia che durò nel paese tra il 1531 ed il 1600: venne eretta nel 1577 la cappella del Santissimo Rosario e venne migliorato l’approvvigionamento di acqua piovana.
Durante la signoria successiva dei Corvi, che durò tra il 1600 ed il 1717, si videro altri interventi, in particolare dopo il 1705 quando si distrusse il ponte levatoio e vennero edificati la garitta dell’ingresso ed il muro di protezione della rampa d’accesso, ristrutturazione annotata in un documento notarile.
Negli anni successivi il castello, dopo anni di abbandono, vede vari crolli tra cui nel 1940 quello della “Torre del Cuore” (così chiamata per lo stemma sulla porta principale). Nel 1985 gli ultimi proprietari, i Croce Nanni, donarono il castello al comune che ne decise il restauro partito negli anni novanta del XX secolo e terminato nel 1996.
Noi di weareinabruzzo, abbiamo preparato una guida dei castelli più belli d’abruzzo insieme a Katiuscia Di Michelle
La Vacanza alla scoperta dei Laghi d’Abruzzo
Piccoli specchi naturali dai colori cangianti, in cui si riflettono le vette dei monti più alti dell’Appennino e il cielo terso, i laghi d’Abruzzo impreziosiscono le nostre montagne. A questi gioielli naturali si contrappongono, per ampiezza e numero, i bacini artificiali, ottenuti dallo sbarramento delle acque dei fiumi per scopi irrigui o per sfruttamento idroelettrico. Nel tempo sono diventati veri poli di attrazione per gli appassionati di canoa, windsurf, pesca sportiva, mountain bike e per gli amanti dei picnic all’aria aperta.
Lago di Scanno
Fu una frana ciclopica dal Monte Genzana, a sbarrare la valle del Sagittario a creare il Lago di Scanno, il più suggestivo e visitato d’Abruzzo, dall’incredibile forma di cuore. Occupa una vasta conca a 922 metri di quota, tra i centri storici di Villalago e Scanno, ai piedi dei fitti boschi della Montagna Grande, sul confine del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Da oriente incombono sul bacino i ripidi pendii rocciosi della Riserva del Monte Genzana. Quando il livello dell’acqua è al massimo il lago di Scanno raggiunge i 36 metri di profondità. L’unico immissario in superficie del bacino è il fiume Tasso, che scende dal Monte Marsicano e dalla conca di pascoli del Ferroio di Scanno. Il livello delle acque rimane stabile grazie alla presenza di emissari sommersi, dato che l’evaporazione causata dal clima è minima.
Assieme al vicino centro storico di Scanno, il lago è la principale attrattiva turistica della valle del Sagittario. Da decenni è meta di un turismo ambientale attratto dalla bellezza dei luoghi e del clima, con bagnanti lungo le sue rive o in pedalò sulle sue acque, solcate anche da sportivi appassionati di surf e canoa.
Il lago è ricco di fauna ittica e la sua superficie, a seconda delle stagioni, è animata da germani reali, aironi, svassi e gallinelle d’acqua. Il colore delle sue acque, tendenzialmente verde, è dovuto alla presenza di alghe e micro alghe nonché al riverbero della vegetazione circostante. Dopo una passeggiata, una sosta per il birdwatching o una escursione in canoa o in pedalò, vale senz’altro la pena salire a Scanno, splendido paese d’impronta medievale, uno dei più noti e caratteristici d’Abruzzo.
Il centro storico – magnifico con le sue antiche case addossate le une alle altre, i palazzotti, le scalinate, i fitti vicoli, i costumi tradizionali ancora indossati dalle donne – conserva una fiorente tradizione di oreficeria e di merletti a tombolo.
Lago di Pietranzoni – Campo Imperatore (AQ)
La piana di Campo Imperatore è custode di piccoli specchi d’acqua naturali di origine carsica e glaciale. Alcuni sono perenni, altri invece hanno una vita piuttosto limitata e collegata al periodo di scioglimento del manto nevoso. Tra questi laghi, forse il più celebre ma certamente il più fotografato, è il Lago di Pietranzoni, una delle meraviglie immerse nel cuore dell’Abruzzo. Il fantastico bacino, posto a circa 1.660 metri s.l.m., è caratterizzato da acque gelide e movimentate nelle quali si riflette l’emozionante natura che lo circonda e per questo è chiamato anche “Specchio del Gran Sasso”.
Lago di San Domenico – Villalago
Il Lago di San Domenico sorge nell’Alta Valle del Sagittario, nel territorio del comune di Villalago, in località Prato Cardoso, in un magico ambiente ideale per il relax, per i pic-nic e per la pesca. Si tratta di un invaso artificiale creato dallo sbarramento del fiume Sagittario, realizzato nel primo dopoguerra ed ha come affluente principale il fiume Sagittario; altre fonti di acqua derivano dalle cascatelle del sorgente Sega e dal rio di Prato Cardoso, corso d’acqua occasionale che si forma in seguito alle piogge ed al discioglimento delle nevi.
Le sue acque, dal colore verde smeraldo intenso, sono ricche di fauna ittica e soprattutto di trote fario. Per raggiungere l’unica spiaggetta del lago, sul lato di Prato Cardoso, si attraversa un romantico ponte ad archi sull’acqua. Dopo la passerella si raggiunge l’Eremo di San Domenico. Questo piccolo luogo di culto comprende una grotta scavata nella roccia calcarea, ove secondo la tradizione, dimorò intorno all’anno 1000, il monaco benedettino San Domenico.
Esternamente la chiesa si presenta in stile romanico, mentre all’interno si può osservare un altare in stile neogotico della fine del XIX secolo. Sotto il portico esterno, quattro dipinti del 1938, realizzati dall’artista di Villalago Alfredo Gentile, raccontano la vita del Santo che visse in questo luogo.
Questo meraviglioso angolo verde d’Abruzzo è un luogo ideale dove fermarsi per rilassarsi immersi nella natura rigogliosa, fare pic-nic oppure osservare la fauna del luogo, come il colorato germano reale (anas platyrhynchos). E’ possibile percorrere dei sentieri trekking, adatti però solo ad escursionisti esperti, mentre è vietata la balneazione.
Lago di Barrea
Nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo e tra le vette incontaminate dell’Appennino, si trova il Lago di Barrea su cui affacciano tre deliziosi borghi: Barrea, Villetta Barrea e Civitella Alfedena.
Realizzato artificialmente nel 1950, mediante lo sbarramento del fiume Sangro, ha una lunghezza di circa 5 km e una larghezza media di 500 m. Notevole è la presenza di avifauna:
aironi, garzette, germani, cavalieri d’Italia, gallinelle d’acqua, martin pescatori e numerose altre specie. In qualunque stagione dell’anno è il luogo ideale per vivere in armonia con la natura incontaminata in un ambiente salubre e suggestivo.
Lungo le sponde del lago ci sono percorsi pedonali e ciclabili per chi vuole fare un po’ di moto: è possibile trovare panchine, aree di sosta e un punto ristoro con una piccola spiaggia, chiamato “La Gravara”: un luogo ideale per fare il bagno, prendere il sole o fare un giro in pedalò.
Oltre a questi stupendi laghi puoi anche visitare:
- Lago di Casoli. …
- Lago di Penne. …
- Lago di Piaganini. …
- Lago di Provvidenza.
- Lago di Bomba
- Lago di Piaganini
- Lago di Provvidenza
- Lago di Serranella
- Lago di Sinizzo
- Lago del Sirente
Siti archeologici
Abitato da millenni, l’ Abruzzo custodisce la memoria di un antico rapporto tra l’uomo e questo territorio. Un patrimonio storico che risale alla preistoria nelle sue prime testimonianze e, attraverso il Neolitico e il periodo italico, estremamente ricco, giunge fino alla dominazione romana. Tante tappe, rese ancora più suggestive dai paesaggi di cui sono circondate, per un viaggio archeologico alla ricerca delle origini.
Su un’altura a circa mille metri di quota, nella cornice del maestoso Monte Velino, si ergono le rovine di Alba Fucens, la città più antica d’Abruzzo, di cui rimangono le stupende vestigia di una storia millenaria.
L’antica colonia latina, nell’attuale frazione di Massa d’Albe (AQ), fu fondata dai Romani nel 303 a.C., nel territorio degli Equi, a nord del lago Fucino, in un contesto ambientale e paesaggistico di grande fascino. Il nome latino deriva dalla posizione del suo abitato dal quale si poteva ammirare il sorgere del sole (l’alba) sul Lago del Fucino prima del suo prosciugamento avvenuto nel 1876.
Abitata all’inizio da circa seimila persone, vide accrescere la sua importanza nel corso del tempo, tanto da diventare una delle colonie più prosperose dell’Impero, sempre fedele alla capitale e pronta a difenderla ed aiutarla inviando truppe numerose in caso di scontri. Alba Fucens era circondata da quasi tre chilometri di mura difensive e da quattro porte di accesso.
Dopo avere partecipato alla Seconda guerra punica, inviando soldati contro Annibale, conobbe un lungo periodo di prosperità e ricchezza. La colonia, infatti, fu abbellita con numerosi edifici, tuttora in parte visibili: il foro, l’anfiteatro, la basilica, il macellum, le terme, l’acquedotto, dei templi e il santuario di Ercole, una vasta area circondata da un portico, utilizzata probabilmente anche come mercato degli ovini.
La grandiosa statua di Ercole posta al suo interno e attribuita ad artisti greci, è conservata nel Museo Archeologico di Chieti. La struttura urbanistica riflette l’impianto romano dei cardi e dei decumani. Lungo la Via del Miliario sono visibili i resti di una antica domus romana e una pietra miliare, di particolare pregio, raffigurante un combattimento tra gladiatori su cui è incisa la distanza da Roma: 68 miglia. Con la decadenza dell’Impero romano anche Alba Fucens cominciò a perdere di importanza fino all’occupazione dei Bizantini nel 537, durante la guerra gotica.
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